mercoledì 18 aprile 2007

Commento al libro "INTRODUZIONE ALLA RIVOLUZIONE INFORMATICA IN ARCHITETTURA" A.Saggio

Paesaggio:
In questo capitolo se pur breve si affronta il tema del paesaggio da vari ed interessanti punti di vista.
Il primo problema a cui si fa riferimento è quello di una “coscienza ambientale”, di cui oggi tanto si parla.
Dopo anni di utilizzo “sfrenato” di ogni tipo di risorsa energetica ed ambientale ci si è resi conto che queste non sono inesauribili.
Da qui il tanto parlare di “edifici intelligenti”.
Nella progettazione attenta al risparmio energetico , ai sistemi passivi e all’ecocompatibilità dei materiali, l’informatica assume un ruolo fondamentale.
Infatti è attraverso la simulazione, che permette il confronto tra un’ampia gamma di variabili ( materiali,funzioni,…) che si ottiene una migliore comprensione del progetto nel suo complesso.
I modelli digitali sono costruiti attraverso una riduzione ed una semplificazione di entità reali, secondo opportuni livelli di astrazione.
L’inserimento dell’informatica nella progettazione è avvenuto per gradi;
inizialmente l’utilizzo dei software è servito soprattutto alla “rappresentazione” di un progetto, mentre oggi l’informatica assume un ruolo fondamentale nel processo ideativo del progetto stesso. Si è arrivati a definire un nuovo tipo di paesaggio, quello informatico (A. Saggio).
Come chiaramente detto nel libro, il concetto di paesaggio informatico è ancora legato alla complessità; non è infatti immediato il passaggio tra una rappresentazione “artigianale” (quale era quella del disegno o degli “schizzi a mano libera”) e la simulazione con modello 3d.
Ma se è vero che Il concetto di “paesaggio” ribalta l’oggettivo in soggettivo (A. Saggio) e la prima associazione è quella tra paesaggio e pittura, la strada intrapresa che ci sta portando sempre più verso un “paesaggio informatico”, non rischia ,se pur soltanto nei modi di rappresentazione, di riportarci ad una chiave oggettiva?

Paesaggio è la rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, ma in costante evoluzione, di una parte del mondo (A. Saggio).

Rispetto questa definizione di paesaggio, possiamo dire che i modi di rappresentazione sono molteplici e completamente diversi tra loro?
Guardando questi due tipi di “rappresentazione” la prima differenza che mi viene in mente è che una è in 2 dimensioni e l’altra è un modello in 3d, questa se pur banale osservazione mi fa pensare che non possiamo parlare di paesaggio allo stesso modo.
È sbagliato semplificare dicendo che nel primo caso osserviamo, nell’altro interagiamo con il paesaggio stesso?




http://www.vangoghgallery.it/
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/Libri/Gehry/5.html
F.Figlia, Simulazione digitale, Costruire, n°281, ottobre 2006

mercoledì 28 marzo 2007

classe 2007

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Come siamo
come eravamo